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Missione alle famiglie – Perumpilly

La missione “di casa in casa” è stata per noi una meravigliosa esperienza.
Ha avuto luogo a Perumpilly, dove abbiamo visitato 1007 famiglie.

Ogni giorno iniziavamo con un’ora di adorazione eucaristica e con la santa Messa seguita dalla recita del santo Rosario. Dopodiché ci mettevamo in cammino, visitando diverse case in gruppi da due sorelle.

Il primo giorno è iniziato con la benedizione da parte del parroco. Eravamo in 24 sorelle (22 sorelle professe e 2 novizie). Tutte le case erano ben preparate ad accoglierci perché i parrocchiani erano stati preavvisati del nostro arrivo.

Dalle visite fatte abbiamo avuto modo di comprendere che anche i ricchi, come i poveri, hanno problemi familiari. La cosa più impressionante era vedere come facilmente la gente si apriva facilmente a noi, come se aspettasse da qualche tempo qualcuno con il quale parlare dei propri problemi familiari.
Abbiamo in qualche modo avuto l’opportunità di testimoniare la fede cattolica, aiutare e ascoltare alcune persone anche al di fuori della Chiesa. Abbiamo sentito il bisogno di pregare per tutta questa gente: siamo state chiamate anche per questo ed è perciò una nostra responsabilità.

Ogni sera ci trovavamo per condividere le nostre esperienze vissute durante la giornata.

La storia di una quattordicenne malata di cancro già dall’infanzia, ha stupito tutti perché ora, grazie alla preghiera, sarebbe completamente guarita senza nemmeno bisogno di prendere pastiglie che danno sollievo al dolore e sente la presenza costante di Maria che le è accanto. Secondo il suo racconto la Madonna le avrebbe preannunciato la visita due persone, per cui quando noi suore siamo entrate in casa sua, ci stava aspettando e dicendo alla mamma che la sorpresa promessa si era compiuta: è stata una sorpresa anche per noi.

Abbiamo fatto una visita a una famiglia con un figlio e due figlie, che pur essendo tutti sposati, vivono con i genitori. La mamma ci ha raccontato che quando aveva soltanto quattro anni sua mamma morì e suo padre si risposò, ma la matrigna era dura nei suoi confronti. La picchiava e una volta la picchiò così forte sul viso che divenne sorda. Ora non sente nulla, per cui è stato difficile comunicare con lei. La loro casa è come una tenda, immersa nel fango pieno di zanzare. Nonostante tutto ha una grande fede in Dio. Dice che sta aspettando la chiamata del Signore.
Abbiamo incontrato tante difficoltà: familiari, malattie, divorzi, mancanza di fede in Dio, povertà estreme, ecc.

Tanta gente ha apprezzato la nostra visita. Abbiamo avuto un riscontro positivo anche da parte di chi si proclama ateo. Pur non avendo fede in Dio, è stato talmente grato della nostra visita che ci ha invitato ad andare ancora a casa sua.

In ogni famiglia dopo aver sentito tutti, recitavamo l’inno allo Spirito Santo, oppure facevamo preghiere spontanee, affidando i problemi familiari e poi recitavamo il Padre Nostro.
La giornata iniziava alle 8.15 e terminava alle 18.30, ma, nonostante il grande impegno,  le sorelle che sono state coinvolte in questa missione non dimostravano stanchezza perché si trovavano bene.

Nel futuro pensiamo di ripetere l’esperienza perché è senz’altro un segno di testimonianza della nostra vocazione.

Sr. Sherly