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Emergenza in Kerala – Ultime notizie

La gente ha iniziato a lasciare la nostra casa di Palarivattom, chiedendo ospitalità ai propri parenti, avvicinandosi alle diverse zone di origine.

La vita in città sta tornando più velocemente alla normalità, purtroppo non è così nei piccoli paesi. Dopo il passaggio dell’acqua e del fango, il disordine è dappertutto. La gente in molti casi era uscita dalle abitazioni solamente con ciò che poteva portare addosso, senza altri bagagli perché l’acqua già alta non lo aveva permesso. Ora tutto ciò che era nelle case, a volte anche al secondo piano, non è più utilizzabile. Tutto è stato ricoperto dal fango che ancora riempie cortili e abitazioni, rendendo difficile anche l’accesso. Molti animali da allevamento, spesso unico sostegno del nucleo familiare, non sono sopravvissuti. In molti luoghi ancora non c’è corrente elettrica né acqua nella rete idrica. Per qualcuno il ritorno verso quella che era la propria casa e custodiva una vita di sacrifici è stato un vero shock.

Ciò che si muove è un gran numero di volontari provenienti da zone vicine ma non toccate così pesantemente dalle inondazioni; sono forze preziose, spinte da grande generosità, che, secondo le possibilità di ciascuno, hanno sostenuto e sostengono tutt’ora chi si trova più in difficoltà. Alcuni offrendo i viveri alle famiglie che, dai centri di accoglienza, sono tornati verso le proprie case; altri offrendo le proprie competenze lavorative; chi semplicemente mettendosi a disposizione per le varie necessità; in tantissimi sono andati a Kuttanad, “la Venezia dell’India”, totalmente sconvolta, per pulire,…

Ci vorranno molti mesi per tornare alla normalità. La buona volontà di riprendere non manca, ma per alcuni si ricomincia proprio da zero. La speranza, per questo, è anche nell’arrivo di qualche aiuto.

Ventotto sorelle nei giorni scorsi sono partite per una “home mission”, visitando più di seicento famiglie in uno dei paesi che si trovano più vicino al mare, un paese di pescatori. Un piccolo segno di vicinanza e di sostegno materiale e spirituale di fronte ad una situazione di tanta sofferenza, sicuramente un piccolo seme che custodisce in sé germogli di vita nuova.