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MAMME IN CERCHIO

Mamme in cerchio

Festa della mamma a Novara

E’ ormai tradizione che la Festa della Mamma sia celebrata in casa con un gruppo di mamme che abitualmente vengono in Via Canobio a prendere settimanalmente la borsa spesa.
Quest’anno abbiamo voluto osare un passo in più nel nostro approccio con queste mamme. Anzitutto non abbiamo lasciato la partecipazione libera, invitandone una ventina tra quelle che da più tempo ci frequentano. Questo per favorire lo stesso momento di festa e di incontro.
Dopo una ricca merenda, i bambini sono stati accompagnati in palestra per varie attività di giochi, guidati dalle juniores sr Doris e sr Elisabeth e da tre mamme volontarie del Gruppo FMC: Federica, Marina e Maria Grazia.
Le mamme sono state invitate a mettersi sedute in cerchio in uno spazio adeguato, con loro c’erano sr Elisabetta, sr Mirella e sr Dally. Sr Yudith ed altri volontari adulti erano nel contempo a completare la preparazione dei doni che sarebbero stati poi dati alle mamme.
Il momento della “condivisione” è stata la novità della Festa della mamma di quest’anno. Tanta è stata l’incertezza di attuarlo e poi è prevalso il desiderio di offrire alle mamme un’opportunità nuova e per noi una possibilità in più per conoscerle e capire le loro situazioni.
Dopo una breve introduzione fatta da sr Elisabetta è subito iniziato, favorito da un piccolo gioco, un “esporsi”, guidato da sr Mirella, in cui ognuna diceva ciò che gli stava a cuore. Superato il primo momento di disagio,si è sviluppato un dialogo libero in cui sono emerse diverse tematiche che toccano la vita di queste mamme in rapporto ai loro famigliari e soprattutto rispetto all’educazione dei figli.
• Elemento di comune preoccupazione è l’assenza di lavoro, che rende tutto più difficile.
• Per alcune mamme è attualmente pesante una loro situazione famigliare, che con semplicità e manifesta sofferenza hanno esposto, perché le condiziona o le rattrista.
• Per tutte le mamme è centrale lo sguardo sui figli e sulla loro crescita, con sfaccettature differenti:
⇒ c’è chi desidera che i figli abbiamo a raggiungere il titolo scolastico per una possibilità di lavoro e mettono questo obiettivo come priorità,
⇒ c’è chi ritiene che sia anzitutto importante vigilare sulla loro crescita, sulle compagnie, perché prima di tutto devono crescere bene, onesti, lontani da droghe, furti, devianze varie…
⇒ c’è chi ha la figlia che sperimenta il razzismo a scuola, si sente indicata perché diversa, esclusa e la mamma non sa come aiutarla,
⇒ quasi tutte le mamme riscontrano le difficoltà scolastiche dei figli, soprattutto rispetto all’italiano e in materie particolari come la storia, la letteratura perché appartengono a cultura ben diversa dalla loro di provenienza (marocchina, tunisina, peruviana, nigeriana, ecc).
⇒ problema per tutte le mamme sono i desideri che i figli esprimono rispetto all’abbigliamento, a giochi, a prodotti vari ed altro che vedono in pubblicità o possedere dai compagni. Di fronte a queste richieste c’è chi cerca di esulare, dicendo di aspettare gli sconti e poi non acquista nulla; c’è chi preferisce dire subito che non si può prenderli. Tutte soffrono della impossibilità di accontentare i figli, sebbene sono del parere che non si concedere loro quanto vogliono perché non finirebbero di chiedere.
Abbiamo evidenziato che non è bene illuderli, così come non è bene tendere a concedere troppo.
⇒ altro grosso problema comune è l’educazione dei figli, in quanto “stile di vita”. I figli si trovano a crescere in una società che non è quella d’origine della famiglia, con modi di vivere bene differenti, soprattutto se di cultura islamica. Favorire un’adeguata identità ai figli/e è una sfida di tutti i giorni.
Facendosi tardi abbiamo concluso l’incontro ripromettendoci si farne altri. Con il canto gospel dell’africana Promise abbiamo accolto i bambini che hanno portato il dono augurale alla loro mamma e in seguito c’è stato un momento allegro di musica e danze. E’ stato un pomeriggio di bella socializzazione e festa. I volontari hanno dato un prezioso contributo. Le Sorelle sono sempre generose e disponibili a sostenere con i loro doni l’attività.